
“Ho disegnato gambe femminili dall’età di cinque anni e questo ha provocato uno “scandalo” nella mia famiglia..” Parola di René Gruau, nome d’arte dell’italianissimo e talentuoso disegnatore Renato Zavagli Ricciarelli delle Carminate, nato a Rimini nel 1909 dal conte Alessandro e dalla nobile parigina Marie de Gruau de la Chesnaie. Visse a Rimini fino a quando i genitori si separarono: il loro divorzio fece scalpore a quel tempo, perché la madre si affidò a un noto avvocato che si prese gioco di lei e le sottrasse parecchi dei suoi beni. Renato, che aveva 7 anni, fu affidato alla mamma che lo spronò a disegnare e dipingere: prima andando a “bottega” dal pittore riminese Gino Ravaioli poi, lavorando a Milano per la rivista di moda Lidel. Agli inizi degli anni trenta si trasferì a Parigi, continuando la sua attività di illustratore e instaurando rapporti lavorativi sempre più rilevanti. Era richiestissimo da riviste come Marianne e Le Figaro, ma anche, per numerosi periodici come Chapeaux Mode, Die Dame, Die elegante Welt. Il grande successo arrivò nel 1937 grazie alla collaborazione con la rivista Fémina, antagonista di Vogue Francia.
E iniziarono per René tutte le sue collaborazioni e le affiche con le più prestigiose case di moda parigine, da Lanvin a Piguet, da Schiaparelli a Balenciaga. E soprattutto con Christian Dior, suo grande amico con il quale condivideva la stessa visione stilistica sulla femminilità. Infatti i suoi disegni, le sue gambe -affusolate, eleganti, raffinatissime – restano nella storia della moda e dell’arte. Per quel suo tratto inconfondibile, per i colori saturi, per l’utilizzo del rosso e del nero su campo bianco, per quei grafismi all’avanguardia ispirati alla calligrafia orientale. E per quelle silhouette essenziali e moderne, ancora oggi contemporanee.